manifesto dei mieli futuristi
territoriale
ogni luogo produce mieli con caratteristiche fisiche e organolettiche specifiche inerenti l’area ed il momento di produzione. sono delle istantanee scattate sui territori, immagini dettagliate di boschi, montagne e terreni coltivati.
vegetale
pur essendo delle api, i mieli sono un prodotto vegetale, sono il frutto più prezioso delle piante e rivelano il profumo del fiore d’origine.
crudo
nessuna trasformazione è necessaria per consumare e conservare il miele. la sua natura consente il consumo a crudo, senza aggiunte d’ingredienti né trattamenti termici, nella sua più integrale verginalità.
salutare
minerali, enzimi, biodisponibilità, etnofarmacopea, sono parole che vengono associate in maniera naturale agli utilizzi dei mieli e alle loro proprietà. sono nettare, sono vegetali e sono la quintessenza delle piante da cui sono originati.
naturale
ape fa rima con vita. segnala senza equivoco la salute di un ambiente, feconda i fiori della maggior parte delle specie angiosperme, garantendone la biodiversità. le api sono per loro natura il collegamento tra mondo umano e quello degli insetti, spesso sono l’unica voce troppo poco ascoltata.
essenziale
nulla è aggiunto e nulla è tolto al miele. ecco dove risiede la sua essenzialità. spesso la prova più difficile è l’esercizio dell’umiltà, capire i nostri limiti e permettere che i magici equilibri tra mondo vegetale e animale facciano il loro corso naturale.
dolce
ha la magica composizione zuccherina della frutta. la ricchezza di ventitre tipi di zuccheri diversi lo distinguono dagli altri dolcificanti monocorde. la dolcezza del miele ospita soprattutto aromi, profumi, consistenze, colori, comportamenti e sfumature che sono in assonanza con la leggerezza della cucina moderna.
artigianale
l’apicoltura, un mestiere nato agli albori della civiltà, continua a rispondere ai cicli della natura, alla sua cadenza ed al ripetersi delle stagioni e dei fenomeni climatici. questo la identifica e la rende irripetibile, manuale, circoscritta alla comunità ed alla dimensione umana.
indisponibile
non sempre si trova il miele: la sua natura lo rende introvabile fuori del suo periodo naturale di produzione e da un anno all'altro. spesso è detenuto da piccoli produttori che fanno dell’uso domestico una priorità.
limitato
l’apicoltura è per definizione vincolata, non può prescindere dalla manualità, per questo difficilmente riducibile a processo industriale.
la quantità di miele è solo quella che ogni territorio può regalare, non una goccia in più può essere estratta senza che madre natura lo consenta. limitato e stagionale, ridotte aree di produzione, fioriture concomitanti e inclemenza meteorologica sono limiti alla produzione pressoché invalicabili. anarchica, la produzione del miele sfugge alle regole dell’economia, lezione suprema di ciclicità e pazienza.
atavico
il mistero dell'ape ha alimentato il mito del miele, testimonianze vivono nelle piramidi d’egitto, nei diecimila anni delle pitture rupestri preistoriche della grotta del ragno in valencia e in tanti altri esempi. la presenza del miele e dell’ape accomuna tutte le culture, le religioni e le società. la laboriosità dell’ape operaia, l’evoluzione sociale della comunità, la capacità comunicativa, la verginità dell'ape operaia, sono solo alcuni tratti che hanno da sempre stregato l’uomo.
olistico
per capire le api e la loro complessità, è necessario avere una visione d'insieme della vita sul nostro pianeta. trasformandoci in ape tra le api, possiamo leggere tutte le interazioni. quando associamo formaggi e miele, pochi sanno che la vera relazione non sta nel piatto ma nella pastura degli animali, condizionata sempre dall’azione impollinante dell’ape, dall'alimentazione selettiva degli erbivori e dalla loro azione fertilizzante dei terreni.
proambientale
nessuna attività economica ha più interessi nella tutela dell'ambiente che l’attività apistica. gli incendi dei boschi, le alluvioni, le valanghe, l’antropizzazione degli spazi naturali, le attività industriali e la chimica in agricoltura sono preoccupazioni degli apicoltori, pronte sentinelle della salute del pianeta e messaggeri della cultura ambientale, spesso sono tramite e traduttori del ronzio delle api, voce udibile del mondo degli insetti tutti.
pacifico
la relazione tra apicoltore ed api non è cruenta. l’apicoltura è una delle rarissime attività umane ove ci si ciba o si utilizzano i prodotti di un animale ma non lo si mangia. si tratta piuttosto di una forma di rapporto simbiotico dove l’uomo sviluppa una relazione di mutuo aiuto con le api; le difende contro le aggressioni, le malattie, le ripara dal freddo, le muove su abbondanti fioriture. loro ricambiano con molti prodotti, miele, polline, cera, pappa reale e con il dono dell’impollinazione.
materno e seduttivo
il miele ha avuto nei tempi l’alure di prodotto materno e sensuale, il ciuccio con il miele per fermare un pianto e poi pagine di libri dedicati alla dolcezza e alla tenerezza. my honey!
esistono molte opere memorabili legate alla seduttività del miele: testi sacri come il cantico dei cantici, letteratura e molta filmografia erotica d’autore, è cibo generato da uno straordinario mondo femminile, le api.
puro
dopo l’apparizione dello zucchero, il miele è stato relegato a una posizione secondaria, obliterato e dimenticato si sono scordate le proprietà salutari, le caratteristiche aromatiche, la versatilità. oggi, per una rinvigorita consapevolezza alimentare e grazie alla nuova passione per la cucina, rinasce e si riappropria del ruolo che gli compete, colonizzando piatti in condizioni di assoluta parità con altri ingredienti nobili.