miele rododendro
il miele
etereo al naso con sentori di fiori bianchi e neve; note di erbe alpine e buccia d’anguria; talvolta si riconosce la presenza del timo serpillo. dolce, intenso, rotondo, con un finale di cera vergine.
Il miele di R. ponticum è noto fin dall’antichità come “miele della pazzia”; ma niente paura: il nostro è assennato!
abbinamenti
per assonanza territoriale e tradizione alpina abbinato ai formaggi grassi di malga, nell'impasto dei canederli al formaggio, per mitigare l'acidità dei crauti.
in cucina
per ben dosati contrasti gastronomici come dolce-amaro o dolce-salato. per glassare o candire frutti acidi. a fine cottura, per mantecare assieme al burro risotti di verdure o formaggi. per marinature di pesci d’acqua dolce. sciolto in acqua, poi ghiacciata e grattugiata, per un’eterea granita. - Vedi le ricette
provenienza
limiti altitudinali: 1400-2300 m
periodo di fioritura: giugno - luglio
varietà vegetale
arbusto della famiglia delle ericacee, tipico del paesaggio alpino, di circa 40-90 cm di altezza, con fiori rossi e foglie verdi e rossastre nella pagina inferiore. privilegia i suoli acidi e i climi freddi tipici dell’alta quota.
la pazienza e la modestia sono rappresentate dai fiori di rododendro secondo il linguaggio floreale giapponese, hanakotoba.
pollini d'accompagnamento *
nontiscordardime, lupinella, lampone, borracina
* Indicazione di possibili altri nettari (altre specie botaniche) presenti nel miele in percentuale ridotta.