quintessenza di rododendro
etereo al naso con sentori di fiori bianchi e neve; note di erbe alpine e buccia d’anguria; talvolta si riconosce la presenza del timo serpillo. dolce, intenso, rotondo, con un finale di cera vergine.
il miele di r. ponticum è noto fin dall’antichità come “miele della pazzia”; ma niente paura: il nostro è assennato!
abbinamenti
per assonanza territoriale e tradizione alpina abbinato ai formaggi grassi di malga, nell'impasto dei canederli al formaggio, per mitigare l'acidità dei crauti.
in cucina
per ben dosati contrasti gastronomici come dolce-amaro o dolce-salato. per glassare o candire frutti acidi. a fine cottura, per mantecare assieme al burro risotti di verdure o formaggi. per marinature di pesci d’acqua dolce. sciolto in acqua, poi ghiacciata e grattugiata, per un’eterea granita